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NON LASCIAMO GLI IMPRENDITORI VIRTUOSI SENZA “SCUDO”



Si fa un gran parlare in questi giorni del possibile “scudo penale” da concedere agli imprenditori che adottano tutte le misure di sicurezza previste nelle linee guida contenute nel “Protocollo condiviso di Regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione Virus SARS-Cov-2” di cui all’art.2 comma 6 del D.P.C.M 26/04/2020.


Da Risk Manager sono perfettamente d’accordo sull’introduzione di questo scudo penale, ovviamente previa verifica della corretta adozione delle suddette misure di prevenzione del contagio.


C’è una battaglia da affrontare e gli imprenditori delle PMI, i 'nostri cavalieri' traino per l’intera economia, ad oggi la stanno affrontando senza scudo e con una spada di Damocle sulla testa.


Molte imprese, già alla prese con seri problemi di liquidità nonchè con l'impossibilità di poter riprendere a pieno il proprio business per via di norme ancora stringenti o in qualche caso addirittura bloccanti, non reggerebbero anche ai costi derivanti da eventuali sanzioni correlate all'inosservanza delle misure anti-contagio.


Come ho avuto modo già di rappresentare in un mio post precedente ritengo che in questa fase di ripresa il Governo dovrebbe consentire il più possibile agli imprenditori di concentrarsi sul business e sui rischi ad esso maggiormente connessi, senza troppe altre preoccupazioni di sorta.


Vi segnalo un utile e interessante documento prodotto da uno dei miei partner Protection Trade sul tema in oggetto riportante le azioni di prevenzione da attuare al fine di contenere i rischi derivanti dall’epidemia di COVID-19.



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